Di viaggi ne ho fatti molti, ma quelli che più mi rimangono impressi nella memoria sono quelli in cui ho fatto qualcosa di nuovo. Ci sono viaggi in cui incontri nuove culture, assaggi qualcosa di inaspettato, visiti posti incredibili o ancora cavalchi per la prima volta nella tua vita un’onda. Non dimenticherò mai Bali per questo, aver provato a surfare è stata per me un’emozione incredibile.
Bali è pazzesca, è un’isola dell’Indonesia famosissima per la sua cultura, per le sue spiagge e per il surf! Migliaia di surfisti si spostano da tutto il mondo per cavalcare le sue onde. Non avrei mai pensato, quando lo scorso agosto sono partita da Milano con la mia valigia piena di appunti su questa isola, di buttarmi a fare surf. Ma quando sei lì, di fronte a quel mare, di fronte a quelle onde, sembra una pazzia non farlo.
A Bali esistono tre aree per poter fare surf:
– La costa orientale con spot di alto livello come Nusa Dua, Sanur e Keramas o Lacerations e Shipwrecks sull’isola di Nusa Lembongan.
– La splendida penisola del Bukit, che possiede alcune delle migliori sinistre su reef al mondo come Uluwatu, Bingin, Padang Padang e Balangan. Il Bukit è esposto alle mareggiate da sud ovest e in estate è benedetto da un costante vento offshore che pennella le sue onde in maniera perfetta. È una zona indicata per surfisti di livello intermedio ed esperto. L’affollamento è alto, ma non eccessivo.
– La costa occidentale di Kuta e Canggu con le sue spiagge e i suoi beach break adatti anche a surfisti principianti.
Se, come me, non avete mai provato a salire su una tavola, vi consiglio di fermarvi qualche giorno a Canguu. Qui ci sono dei resort pazzeschi e per nulla cari, alcuni beach club fighissimi come il Fins Club , altri posti dove mangiare e bere circondati da surfisti muscolosi e gnocchi come l’Old Man e una scuola di surf! A Canguu ho potuto fare le mie prime lezioni con un maestro. Come sport è faticosissimo, si passa più tempo a pagaiare per uscire a prendere l’onda che a cavalcarla. Però appena si capisce come fare, quando si stente l’onda spingerti verso la riva, è una sensazione incredibile, da provare almeno una volta nella vita.
Ho praticato surf solo a Canguu, mentre a Bingin ho preferito guardare i surfisti dalla riva, perché lì le onde sono molto più alte e il reef, soprattutto per una persona inesperta come me, può essere molto pericoloso. Quando sono in viaggio però, cerco sempre di tutelarmi, in caso di infortunio o malattia. E’ importante prima di partire fare un’assicurazione sanitaria per viaggi e vacanze all’estero, costa pochi euro ma ci può essere utilissima in caso di un infortunio, di necessità di assistenza in viaggio o per coprire eventuali spese mediche.
Vi sembrerà un consiglio da zia, ma la prudenza in questo caso non è mai troppa. Partire per una vacanza e godersela fino in fondo è anche questo. A me è successo proprio a Bali di dover andare in una clinica per una ferita ad una gamba causata da una scottatura sulla marmitta di una moto e dover sostenere delle spese per la visita e le cure che poi una volta rientrata mi sono state rimborsate. Per fortuna ho sempre questa ottima abitudine: quando prenoto un viaggio sottoscrivo sempre un’assicurazione sanitaria, che nel mio caso è la Allianz Global Assistance!
Spero di avervi dato delle valide informazioni e se non vedete l’ora di provare a cavalcare un’onda almeno una volta nella vostra vita è arrivato il momento di partire per Bali , l’isola del surf .. e dei surfisti.. che sono tutti dei gran bei ragazzi, ma questo è un altro discorso!