La gente è strana.
I trentenni sono strani.
I trentenni single sono ancora più strani.
Capita di uscire con qualcuno di tanto in tanto, di passare anche una serata piacevole e poi non vedersi o sentirsi più. Tutto nella norma direi.
Capita di uscire con qualcuno di tanto in tanto, di approfondire la conoscenza e trovare svariati punti in comune. Di avere gli stessi gusti, di amare le stesse cose e poi, di non vedersi e non sentirsi più.
Sì, capita anche questo, perchè i trentenni single sono strani e superata la soglia delle trenta candeline non si torna più indietro. Scheletri nell'armadio, ex che li hanno trattati come moci vileda, madri troppo presenti e irraggiungibili come modello di riferimento, paturnie a cui neanche i protagonisti di Gray's Anatomy ci hanno abituate.
Capita così che una single come me si ritrovi a farsi anche una bella auto analisi, perchè in fondo pure noi ragazze le abbiamo le nostre stranezze, ma la verità è che siamo più semplici di quello che si pensa.
Non voglio mica la luna, cantava Fiordaliso, ma solo uno straccio di uomo col quale andare a cena, al cinema, a vedere una mostra, a fare un week end al mare, fare due risate e un discorso interessante ogni tanto. E invece no, tutto troppo impegnativo. Tutto estremamente da "coppia".
Ma ho avuto una grande illuminazione, forse ho cercato nel posto sbagliato e tra gli strani che non fanno per me. Forse sono cascata sempre nello stesso modello maschile, vittima di me stessa.
Capita così che quando finisco di leggere un libro mi metta a piangere, perchè con le favole ci son cresciuta e nonostante le anomalie a cui la vita mi ha abituata, al lieto fine ci credo ancora.
Due lacrime alla fine di "La vita è una Loubou meravigliosa" ve le potete concedere, anzi, se non vi vengono io mi preoccuperei. Terzo capitolo della trilogia del club dei tacchi a spillo, iniziata con Matta per manolo sempre di Bea Buozzi. Racconta la storia di Clorinda, anche lei trentenne single, appassionata di tacchi, tanto che crede che ogni momento della sua vita sia stato segnato da una scarpa in particolare. Dopo una grande delusione trova l'amore in un uomo totalmente diverso da lei, uno che porta scarpe da ginnastica tutto l'anno, un pò hippy , uno scrittore e amante degli animali. I due si innamorano e iniziano la convivenza, senza pensare ad un matrimonio. Invece a Clorinda viene lanciata una sfida, riuscire a farsi sposare entro trenta giorni, in cambio riceverà le decolletè dei suoi sogni, delle favolose ed esclusive Louboutin. Il conto alla rovescia al matrimonio e il budget a disposizione molto limitato rendono la storia avvincente, romantica ma anche divertente, grazie anche alla presenza dei cani e delle amiche della quasi sposa, tutte ben descritte. Non vi dico come finisce, lo dovete assolutamente leggere, anche perchè è talmente piacevole che in due serate lo divorerete, ve lo assicuro.
E se anche voi state cercando l'amore, fate come Clorinda, toglietevi le vostre Louboutin e cercate nei posti in cui non avreste mai immaginato!
E che qualcuno dall'alto ci aiuti ovviamente!