Andare a pranzo o a cena in un ristorante col proprio bambino mi sembra la cosa più naturale del mondo. Sarà che non ho mai avuto alcun dubbio, se far vivere a Beatrice un’esperienza di convivialità o meno con la sua famiglia. C’è qualcuno che la pensa diversamente e ha innescato una serie di polemiche a tal proposito, invitando i genitori a lasciare a casa i bambini, invece di portarli con sé nella sua pizzeria.
A tal proposito è intervenuto Chef Filippo La Mantia allo stand Crocs a Pitti Bimbo, sulla polemica di alcuni ristoratori che si rifiutano di servire e accogliere i piccoli clienti con le loro famiglie. “I bambini sono sacri, l’espressione più pura e preziosa della specie umana. Vietare loro l’ingresso in un locale pubblico è, per me, qualcosa di inconcepibile” – afferma lo Chef siciliano, tra i più rinomati e amati d’Italia – “non discuto le scelte dei colleghi che sono arrivati ad affiggere cartelli discriminatori all’ingresso, ma io vado nella direzione opposta. Anche a costo di dover sostituire, di tanto in tanto, i mobili di design nei miei locali, danneggiati dall’esuberanza di qualche bimbo. La verità è che consentiamo agli adulti comportamenti anche molto maleducati mentre siamo molto meno tolleranti con i minori”.
Educare un bambino a comportarsi correttamente fuori casa o avere rispetto degli ambienti e delle persone che lo circondano è un dovere di tutti i genitori. Questo però non significa che si possa pretendere di portare un bambino in un ristorante senza che questo possa fare qualche capriccio o involontariamente rovesciare un bicchiere di acqua. Sta nei genitori scegliere accuratamente i posti da frequentare, per rendere piacevole il pranzo di tutti, sia della propria famiglia che degli altri commensali. A mio avviso nessuno dovrebbe impedire l’ingresso ai bambini, dimenticando che in passato lo siamo stati anche noi. Il portare fuori un bambino al ristorante significa non volerlo per forza portare in un ambiente a lui inadatto, ma fargli vivere un momento in famiglia, ma è anche un’occasione educativa.
Non è mancato nel corso della mattinata un momento di creatività per i piccoli nello stand Crocs, in cui l’illustratrice Claudia Bessi ha decorato con disegni e i Jibbitz le ciabattine di alcuni piccoli amici.
“La creatività ha un valore educativo perché stimola una crescita sana” ha aggiunto lo chef davanti ad un gruppo di giornalisti. “Al ristorante, i genitori, anziché abbandonare i figli a sé stessi o ad un tablet, potrebbero coinvolgerli in attività manuali. Proprio come questa a cui sto assistendo e che mi piacerebbe ripetere nei miei ristoranti.”
Chi lo sa se altri ristoratori troveranno spunto da questa idea dello chef La Mantia e saranno più preparati nei confronti dei più piccoli, offrendo loro “qualcosa da fare”, magari con un pezzo di pasta per la pizza o della pasta frolla. Invece di mettere un muro, perché non costruire qualcosa per i piccoli grandi del futuro.